In un mare di offerte e servizi diventa difficile orientarsi e scegliere quale percorso sia il più adatto. Cerchiamo quindi di fare chiarezza, in particolare per quanto riguarda il trattamento psicanalitico.

Che cosa è la psicoterapia ad orientamento psicoanalitico?

Il trattamento psicanalitico è un incontro significativo tra due persone: paziente e terapeuta. Durante questa relazione il terapeuta aiuta l’individuo a crescere al di là dei limiti e delle difficoltà imposti dalla sua personale storia di vita. Tale trattamento opera nelle persone un cambiamento evolutivo capace di aiutare il paziente ad adattarsi positivamente alle diverse circostanze della vita, affrontare le proprie crisi e migliorare il proprio stato di benessere.

Generalmente, chi si rivolge ad uno psicologo soffre di qualche sintomo. Nella psicoterapia ad orientamento psicoanalitico la sintomatologia non viene affrontata con l’unico scopo di essere eliminata, bensì essa viene affrontata nell’ottica di comprenderne il suo significato. Dobbiamo pensare al paziente che soffre di un sintomo come ad un albero con un ramo debole: non bisogna limitarsi a tagliare il ramo debole ma bisogna capire cosa ha portato quel ramo ad essere così fragile, ossia bisogna occuparsi del malessere più radicale. Comprendere il significato dei sintomi manifesti consente di curare la radice profonda del malessere del paziente, nel rispetto della sua unicità, delle sue caratteristiche, del suo mondo interno e della sua storia di vita.

Trattamenti psicanalitici e cognitivo-comportamentali

Blagys e Hilsenroth hanno identificato i sette fattori che distinguono il trattamento psicanalitico da quello cognitivo-comportamentali. Contrariamente alla terapia cognitivo-comportamentale, quella psicanalitica comporta:

  1. Un focus sugli affetti e sull’espressione delle emozioni;
  2. Esplorazione dei tentativi di evitare aspetti angoscianti dell’esperienza;
  3. Identificazione di temi e pattern ricorrenti nelle esperienze del paziente;
  4. L’enfasi sulle esperienze del passato;
  5. Un focus sulle esperienze interpersonali;
  6. Un’attenzione alla relazione terapeutica;
  7. L’esplorazione di desideri, sogni e fantasie.

La psicoterapia individuale: in cosa consiste?

Esistono diversi setting terapeutici: quello familiare, quello di coppia, quello di gruppo e quello individuale. Noi di Spazio clinico Frua19 siamo specializzate in quello di coppia ed individuale.
Nella psicoterapia individuale, dopo un primo contatto telefonico vengono svolte alcune sedute di consultazione durante le quali viene valutato il motivo per cui proprio in quel preciso momento la persona ha deciso di intraprendere un percorso psicologico. Vengono esplorati i sintomi e le sofferenze che caratterizzano tale momento e le aspettative rispetto alla terapia. Il primo colloquio è un momento importante durante il quale viene compreso, sia da parte del terapeuta che da parte del paziente, se quello è il percorso più adatto al suo bisogno.

Terminata questa fase, si può decidere insieme se iniziare un percorso psicoterapeutico. La terapia non è standardizzabile nella durata e nella frequenza delle sedute. È inutile prendersi in giro: essa generalmente richiederà tempistiche non brevi. Questo non vuol dire che la terapia sarà infinita ma neanche che terminerà nel giro di qualche settimana: sarebbe illusorio. Come nello sport e nelle cose importanti della vita, anche la psicoterapia richiede tempo e investimento di energie. Avete mai ottenuto qualcosa di valore e duraturo senza impegno in poco tempo?

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