“Come faccio a capire se sono depresso?”

Spesso un interrogativo accompagna le persone ai primi colloqui con uno psicologo – “Sono depresso?”. La paura di una diagnosi di “depressione” e il desiderio di dare un nome a un malessere prolungato, fanno sì che vi siano desideri contrastanti in chi prova a condividere le sensazioni che questa condizione porta con sé.

“La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare”.

(C. G. Jung)

Che cosa è la depressione?

La depressione può presentarsi con un tono dell’umore basso, con la fatica a coltivare interessi per le proprie relazioni, per il proprio hobby o lavoro, con una riduzione nel provare piacere per propria quotidianità e con alterazioni fisiologiche che incidono sul ritmo sonno-veglia, alimentazione, cura di sé e vita sessuale.

Sentimenti di passività e impotenza fanno sì che il soggetto che sperimenta questa condizione si senta senza via di uscita, in una condizione mentale opposta a quella sperimentata normalmente quando si sente bene.

È essenziale ricordare che esistono diversi tipi di depressione (reattiva, distimica, bipolare, nevrotica ecc.) ma nonostante i sintomi tra queste tipologie possano essere simili, nessuna persona si ammala di depressione nello stesso modo. Ecco perché è essenziale approfondire la propria storia di vita per comprendere meglio il proprio specifico disagio.

Qual è la differenza tra tristezza e depressione?

In una società e in un periodo storico in cui il dolore e i sentimenti negativi sembrano non poter essere presi in considerazione in quanto fortemente stigmatizzati è essenziale fare una riflessione sulla differenza tra tristezza e depressione.

Sempre più spesso, infatti, anche nel gergo comune, è facile sentir dire “sono depresso” piuttosto che “sono triste”.

Lo stesso Freud distinse il processo normale del “lutto” dalla “melanconia”, una condizione di patologia in cui l’Io del soggetto risulta svuotato e impoverito e la persona sperimenta  un profondo avvilimento, rimproverandosi e attendendo una punizione. Questa condizione è a tutti gli effetti un attacco contro di sé a causa di una spinta aggressiva che non si riesce a rivolgere verso gli altri, i quali sono percepiti come manchevoli, deludenti ed abbandonici.

La differenza principale tra tristezza e depressione sembra essere comunemente delegata ad aspetti temporali di durata. Tuttavia, è necessario anche soffermarsi sui sentimenti di colpa e vergogna che, in un’analisi approfondita, possono essere la vera discriminante tra le due condizioni.

Senso di colpa e senso di vergogna

La depressione può, infatti, distinguersi dalla tristezza per la presenza di un senso di colpa che opprime la coscienza dell’individuo con autoaccuse, recriminazioni, rimorsi. Il soggetto depresso sente di aver fatto qualcosa di contrario ai propri interessi e di essere la causa del male che sta provando. Esso, per quanto disfunzionale, può essere considerato come un meccanismo di difesa dalla sensazione di impotenza per cui il soggetto preferisce considerarsi causa del proprio male piuttosto che vittima.

Il senso di fallimento e il rifiuto verso l’aiuto esterno fanno sì che il soggetto si vergogni di se stesso per non essere stato in grado di raggiungere le conferme affettive che desiderava dal mondo esterno.

Come uscire dalla depressione?

La psicoterapia psicoanalitica può aiutare a comprendere le origini di questo malessere attraverso l’esplorazione del funzionamento intrapsichico del soggetto e delle radici familiari e ambientali alla base di questa condizione.
Il trattamento aiuta il soggetto a sentirsi attivo nella ricostruzione di ciò che ha portato una perturbazione nella propria condizione di benessere.

Il trattamento psicoanalitico permette di elaborare il conflitto tra gli aspetti ideali di sé e la realtà, avviando un lavoro profondo sulla propria autostima e sulla ferita narcisistica sottostante. Affrontare insieme all’analista il vissuto di “perdita di senso” permette di riparare gli aspetti del mondo interno che sembrano danneggiati.