Milano, una delle città più dinamiche e cosmopolite d’Europa, è nota per la sua frenetica vita urbana. Tuttavia, questa vita metropolitana può avere un impatto negativo significativo sulla salute mentale dei suoi residenti.

Stress della vita metropolitana

Come sappiamo, la vita milanese è caratterizzata da un ritmo veloce, traffico congestionato e lunghi orari di lavoro. Questi elementi contribuiscono al cosiddetto “stress da vita urbana”, che può causare ansia, depressione e burn out. Per sapere di più sul burn out leggi questo e questo nostro articolo.

Inoltre, essere al passo con le ultime tendenze, il costo elevato della vita e la competizione per il successo professionale ed universitario possono esercitare una pressione significativa su chi vive a Milano. Questa pressione può portare a sentimenti di insicurezza, stress e un senso di inadeguatezza.

Isolamento sociale

Nonostante la densità della popolazione, la vita milanese può anche portare all’isolamento sociale. La mancanza di connessione autentica in una città affollata e sempre poco disposta a prendersi del tempo per instaurare e coltivare relazioni significative può far sentire le persone sole e disconnesse, influenzando negativamente la loro salute mentale.

Inoltre, non solo l’isolamento sociale impatta  sui livelli individuali di ansia, depressione e rabbia, ma può anche contribuire a problemi fisici come l’ipertensione e il deterioramento della salute generale. A livello comunitario, l’isolamento sociale può indebolire la coesione e la solidarietà, minando il tessuto sociale delle città metropolitane.

Fattori che contribuiscono all’isolamento sociale

Fattori che contribuiscono all’isolamento sociale sono principalmente tre:

  1. Mancanza di tempo: nonostante la densità della popolazione, le persone possono sentirsi sole a causa della mancanza di tempo per costruire relazioni significative.
  2. Spostamenti: le lunghe ore trascorse nel traffico o sui mezzi pubblici possono limitare il tempo disponibile per la vita sociale. Naturalmente, anche la frequenza degli spostamenti per raggiungere i diversi luoghi di riferimento è un fattore di rischio.
  3. Pressioni sociali ed economiche: la competizione e le pressioni per il successo professionale possono far sentire le persone inadeguate, contribuendo all’isolamento. Inoltre, alte aspettative inducono l’individuo ad investire nel proprio lavoro un quantitativo di energie emotive e cognitive maggiore di quello dedicato al mantenimento delle proprie relazioni affettive.

Narcisismo e vita metropolitana

La frenetica vita contemporanea delle metropoli come Milano spesso offre un terreno fertile per il narcisismo emergente. Nell’era dei social media e dell’individualismo esacerbato, molte persone sono incanalate in una cultura che promuove la ricerca incessante di validazione e l’auto-promozione. Questo ambiente può incentivare comportamenti narcisistici, in cui l’attenzione e l’approvazione degli altri diventano obiettivi centrali. La costante esposizione alle vite altrui attraverso le piattaforme digitali alimenta la comparazione sociale, spingendo molte persone a cercare costantemente di proiettare un’immagine di perfezione. Questa frenesia per il successo e il riconoscimento può, paradossalmente, contribuire a sentimenti di vuoto e insoddisfazione, poiché la realtà non può sempre corrispondere all’apparenza online. Pertanto, è cruciale riflettere su come la cultura contemporanea influenzi il narcisismo e, al tempo stesso, riscoprire il valore dell’autenticità e della connessione umana genuina.

Cura della salute mentale

La consapevolezza dell’importanza della salute mentale è in aumento a Milano. La città offre una serie di risorse per aiutare i residenti a gestire le sfide legate alla vita urbana. Tra queste risorse ci sono professionisti della salute mentale, come psicoterapeuti e psichiatri, che lavorano in ambito privato o in cooperative convenzionate con il Comune e in servizi pubblici di supporto psicologico come i CPS (Centri Psico Sociali che fanno riferimento agli ospedali).